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Neuropsicomotricità

La neurospicomotricità è la disciplina che si occupa di “prevenzione, valutazione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili” (D.M. n. 56 del 1997). Tra di esse, si annoverano:

- Ritardi Psicomotori e Cognitivi, 

- Disturbi dell’Attenzione e Iperattività e della Regolazione Emotivo-Comportamentale, 

- Disturbi dello Spettro Autistico, 

- Disturbi della Coordinazione Motoria (es. disprassia evolutiva, DCD), 

- Disturbi Specifici di Linguaggio e Apprendimento, in particolare Disgrafia, 

- Disturbi Neurologici e Neuromotori, Disturbi Sensoriali (ipoacusia, ipovisione)

- Sindromi Genetiche, Cromosomiche e Metaboliche (es. S. di Down)

 

La professione del TNPEE (Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva), unica tra le professioni sanitarie riabilitative, si caratterizza, da un lato, per la sua vocazione infantile, ossia la sua competenza specifica sui bambini dalla nascita fino ai 18 anni di età, cui esclusivamente rivolge il suo intervento (Art. 5, n. 1. Cod. deont.), e, dall’altro, per un intervento di tipo “globale”, attento a considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze nonché l’interazione tra evoluzione della patologia e stadio di sviluppo.

 

Ascoltare e comprendere il bambino in ogni sua dimensione permette di farlo divenire protagonista attivo del suo processo di crescita e sviluppo. Questo processo è possibile attraverso un gioco di squadra tra il bambino, la sua famiglia, il terapista e gli altri membri dell’équipe multidisciplinare che creano una rete sicura intorno a lui.

 

“Se tu mi tocchi con dolcezza e tenerezza, se tu mi guardi e mi sorridi, se, qualche volta, prima di parlare mi ascolti, io crescerò. Crescerò veramente!” (Bradley)

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